1. |
John Ford
03:40
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JOHN FORD
(Antonella Gigantino / Francesco Fecondo)
Buio, solo buio
Buio marginale
come se non fosse
mai entrato uno spiraglio di respiro,
una voce familiare
Aria rara e notturna
Appartengo a questo pavimento
Ho bisogno di sgranchire i pensieri
Solitudini di linee arrugginite
Ossido i tuoi occhi
Il frigorifero mi chiede cosa prendere e mangiare
la televisione risponde con un western di John Ford
Il telefono è scappato con la lavatrice
la scrivania soffre di gravidanza isterica
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2. |
Il Vanto
04:44
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IL VANTO
(Antonella Gigantino / A.Gigantino - F. Fecondo - A. Bruno)
Piango
silenziosamente attratta dalle tue manie
ascolto
assente il lento logorio delle tue dita
Disincanto cola dalle ciglia
Sogno la tua vita in altra vita
portata da occhi che cancellino i tuoi
Non ho timore di risucchiarti dentro
Sopporto il tuo sorriso e me ne vanto
Spada di orchidee spinge su un fianco
E' la notte dell'arrivederci
carica di foglie morte già alle radici
Non ho timore di risucchiarti dentro
Sopporto il tuo sorriso e me ne vanto
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3. |
Conti su conti
03:43
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CONTI SU CONTI
(Antonella Gigantino / Francesco Fecondo)
Pietra costante rivela le distanze
Occhio distratto, arrotolato il gatto
Vivo sostanze che sono altalenanti
Chimicamente salvo tanta gente
Si narra che Pitagora fu ucciso da una tartaruga
(caduta dal cielo)
A nulla gli servirono gli amati teoremi
e scema la sostanza della Matematica
perchè se mi si ammala l'anima non conterò sui numeri
Bocca introversa, simbiotica finestra
Buchi contorti, interrogati i morti
Conti su conti immolano i sognanti
Lotta definita risolve vecchia vita
(Seguirò lentamente il fiume di eventuali eventi
Venti sconvolgono innamorati stanchi
Guardami senza corazza
Non avere paura di me)
Si narra che Pitagora fu ucciso da una tartaruga
(caduta dal cielo)
A nulla gli servirono gli amati teoremi
e scema la sostanza della Matematica
perchè se mi si ammala l'anima non conterò sui numeri
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4. |
Origami
03:04
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ORIGAMI
(Antonella Gigantino / Francesco Fecondo)
Ritaglio i sentimenti
come fossero origami
questa notte io mi butto via
in un cestino mezzo vuoto
carta scritta da un povero pazzo
Inutile parlare più di come va la vita
di come sentire amore senza bugie
Totalmente asciutto in un mare di catrame
assomigilo a burattini molto più espressivi di me
Ho paura di guarire dal mio isolamento
e vivere i pomeriggi di Novembre
Nudo come un verme
controllo la pressione
che rotola e sobbalza più di me
Le pillole della sagezza
stringono i lacci delle scarpe
Scarti d'anime perse in una quadriglia
in sostanza conduco molta parte di me
All'infuori di me in solitudine completa
Assomiglio a burattini molto più espressivi di me
Ho paura di guarire dalla mia pazzia
E vivere, solamente vivere
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5. |
Chiedi alla polvere
04:41
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CHIEDI ALLA POLVERE
(Antonella Gigantino / Francesco Fecondo)
Porto la pazienza come un vaso sulla testa
Senza tregua, senza sosta
Io cammino, io cammino
Le formiche son costellazioni nella stanza
Accompagno la mia rabbia con delizia
E chiedi alla polvere di farmi compagnia
Labbra sono Messico
E chiedi alla polvere di accarezzarti piano
Palme sono secoli
I tasti sono acuti battiti di cuore
Le onde dell'Oceano ci annegano
Io annego, io annego
E chiedi alla polvere di farmi compagnia
Silenzi sono musica
E chiedi alla polvere di accarezzarti piano
Occhi sono nuvola
E alla fine della strada c'è una casa bianca
Alla fine dell'amore tu
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VIDRA Salerno, Italy
Antonella Gigantino: cantante e autrice dei testi
Francesco Fecondo: seconda voce,
tastierista, autore delle musiche
Michela Coppola: violista
Davide Emanuele Zinna: chitarrista, programmatore elettronico
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